La Diagnostica

La diagnostica è un aspetto di fondamentale importanza nella progettazione di un sistema complesso.

Copre esigenze varie che si manifestano in momenti diversi del ciclo di vita del sistema:

1. Durante la messa a punto iniziale (integrazione ed installazione del sistema) vengono tipicamente introdotte tracce che consentono, mediante il loro processamento a posteriori, il monitoraggio del funzionamento di cicli isolati di lavorazione; un numero limitato di tracce viene analizzato dal Tecnico che esegue le operazioni di "trouble shooting" in modalità manuale o con strumenti SW sviluppati ad hoc.
2. Nel periodo di esercizio del sistema vengono prodotti "allarmi" e "warning" che consentono la fermata del sistema o l'allertamento degli Operatori addetti alla supervisione, al fine di evitare situazioni di pericolo per il personale e di danno alla produzione.
3. Nel periodo di esercizio, per alcuni tipi di sistemi è prevista la produzione di una mole di dati specifici del processo tecnologico sotto controllo, che, in caso di necessità, possono essere processati a posteriori con algoritmi specifici di analisi del processo stesso: si possono citare ad esempio i valori delle variabili di controllo di un forno, i dati di elaborazione dei segnali GPS per il calcolo della soluzione di posizione e velocità.

Il terzo tipo di diagnostica viene tipicamente messa a punto con l'aiuto del tecnologo che domina il processo sotto controllo: gli algoritmi applicati sono molto specifici ed i SW che li implementa è difficilmente standardizzabile per ambiti applicativi diversi.

Il secondo tipo è costituito dagli allarmi che vengono prodotti da tutti i sottosistemi coinvolti e che vengono raccolti dal sottosistema di presentazione: la standardizzazione è data tipicamente dal sistema SCADA che ne fa la presentazione all'Operatore.

Il primo tipo è quello maggiormente lasciato alla fantasia dei tecnici che eseguono il trouble shooting: solitamente, dietro questi messaggi di diagnostica non esiste uno studio specifico; si aggiungono nuove tracce, tipicamente ASCII, ogni volta che servono; tipicamente ciò che uniforma le stringhe ASCII o i record binari di diagnostica prodotti è il tag temporale, ovvero la data ed ora di accadimento dell'evento documentato dalla traccia.
Come si è detto questo tipo di diagnostica è molto utile nelle fasi di messa a punto iniziale perché permette di verificare passo passo ciò che è avvenuto durante il ciclo di lavorazione del sistema: il ciclo di lavorazione è costituito da un susseguirsi di cause ed effetti che si verificano anche in sottosistemi diversi; tramite il processamento a posteriori si verifica se queste sequenze sono rispettate.
La disponibilità di sistemi di controllo, custom o commerciali, dotati di microprocessori sempre più potenti ha ridotto, ed in alcuni casi annullato i problemi derivanti dal carico dovuto alla produzione delle tracce: ciò permette quindi di conservare attiva la diagnostica di tracciamento anche quando il sistema è in esercizio. La mole di dati prodotti viene solitamente memorizzata in file conservati per un periodo di tempo limitato (ovvero tipicamente un processo di "housekeeping" elimina i file più vecchi). Tali file vengono analizzati dagli Operatori di Manutenzione o di Assistenza Remota solamente a seguito di un malfunzionamento.

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